CULT&MUST. I DESIDERABILIA DELLO STILE ITALIANO

Arredi, complementi, “cose” belle: proposte di varie tipologie che in questo inizio secolo hanno conquistato l'attenzione del mercato e degli intenditori e potrebbero entrare nel novero delle icone che disegnano un'epoca, i primi vent'anni del terzo millennio. Troppo presto per entrare nei musei del design che storicizzano i simboli del tempo. Allora ci proviamo noi, con la guida di un expert e talent-scout come Giulio Cappellini. Una scelta forse personale, come conviene ad un curatore autorevole che ha lanciato tanti giovani designer poi diventati “grandi”.

 

Entriamo dunque in questo teatro dell'eccellenza in compagnia di aziende che ci fanno onore per il design raffinato e la qualità. A cominciare da Lamborghini con la sua iconica dream Car e l’installazione Chromophone, una grande ruota che, una volta messa in movimento, come per incanto produce un concerto di colori, texture e suoni, ponendo l’accento sugli infiniti linguaggi di Alcantara. Azienda tra le maggiori eccellenze italiane che in mostra rende omaggio proprio al Bel Paese e una delle sue icone: la Vespa a pois rivestita di Alcantara firmata Paola Navone. Alle biciclette Alfredo Bikes, dal nome del grande campione Binda, con telaio in legno, realizzate interamente a mano sul Lago Maggiore. Passando per oggetti da anni nell’Olimpo del design come quelli per la casa di Alessi: da Piana, la sedia impilabile in fibra di vetro, e la caffettiera Moka di David Chipperfield al bollitore e tostapane Plissé in resina termoplastica di Michele De Lucchi, al minimale carrello pieghevole in acciaio di Richard Sapper o allo stilizzato vaso di fiori di Zaha Hadid, sempre in acciaio. Per interni ed esterni l’essenziale sedia Catifa 46 di Arper, con scocca in legno, fusto in acciaio, rivestimento in pelle o in tessuto di molti colori, a quattro o tre gambe e anche versione sgabello. Una forma cilindrica contraddistingue la poltrona Mere e la sedia Ramsey di Bentley Home con rivestimento in radica della struttura, in pelle di sedile e schienale. La chioma di un grande albero da cui filtra la luce ha ispirato Mario Trimarchi per i pannelli fonoassorbenti Botanica simili a rami che si arrampicano. Minimali con la leggerezza di un foglio di carta i pannelli Flat. Entrambi di Caimi Brevetti. Sono diventati delle icone e hanno influenzato il design gli arredi e gli oggetti di Cappellini. Come la Proust Geometrica di Mendini, simbolo del postmoderno, l’accogliente poltrona Tulip di Wanders, lo stilizzato appendiabiti Tuta e la libreria minimal Drop di Nendo o i grafici tavolini Gong Circus progettati da Giulio Cappellini. Da Living Divani, dopo Carbon Frog, rivisitazione in poliestere e fibra di carbonio della vecchia poltrona di paglia, ecco, destinati a diventare dei classici, la dormeuse Sumo di Piero Lissoni e la poltroncina Lemni di Marco Lavit, inserita in un cerchio.  Due le proposte di Patricia Urquiola per Cassina: la poltrona Gender con una struttura avvolgente in tubolare di ferro e l’imbottito interno morbidissimo, con pouf coordinato, e la poltrona Back-Wing, evoluzione della sedia omonima, con schienale ergonomico e pieghe sui lati che fungono da braccioli. Tra i pezzi senza tempo di Ceramica Flaminia il lavabo Bonola di Jasper Morrison dalla forma fluida e, quasi in contrapposizione, il monolitico Monoflag di Alessio Pinto. Capolavoro della tecnica, e non solo, il gravel King Zydeco di Cinelli, omaggio alle origini creole, per correre su ogni terreno. Con motore, integrato nel mozzo della ruota posteriore, Zydeco Electric Mud. Dello stesso mondo gli ipercolorati cap, Pink Anemone, design Fulvia Mendini, e Microrus di Elena Salmistraro. Pezzi fondamentali di arredo da Boffi e De Padova: il tavolo Carlo in frassino, la cucina Salinas di Patricia Urquiola declinabile in vari colori e materiali, i pouf Sen, sedili e piani di appoggio, la lampada da tavolo Tsuki in vetro o in marmo e per il bagno la vasca monoblocco a isola e R.I.G.(Rudimentary Interior Geometry) geniale sistema per scaffalature a parete. Il concetto di sottrazione caratterizza il design di Desalto. Dai due coni che generano il tavolo Clay alle curvature che modulano la seduta di Softer Than Steel, ai giochi di pieni e vuoti della serie di tavolini Void. Dal motivo del garofano, in dieci diverse tonalità, si sviluppa Oriente Italiano, la porcellana tableware e giftware di Ginori 1735. Etereo, assoluto come un’installazione, eppure capace di adattarsi a diversi ambienti, l’ascensore ON AIR progettato dallo Studio Marco Piva per IGV Group, con cabina in Vetrite di Sicis e profili in acciaio inox.
La pietra lavica, estratta dalle pendici dell’Etna e trattata con il fuoco, diventa piastrelle e mosaici da Nerosicilia: impreziosita da colature di vetro la collezione Gemme di Rodolfo Dordoni, con serigrafie in vetro Palazzo 700 di Piero Lissoni, che rievoca i pavimenti in legno della tradizione. Disegnata nel 1969 da Mario Bellini per Flos la lampada Chiara continua a imporsi negli ambienti anche da spenta. Nel 2020 è nata una riedizione da terra in acciaio inox e una da tavolo più piccola in alluminio. Giochi di sovrapposizioni, cromatismi ricercati, composizioni discrete che si trasformano in paesaggi domestici nelle carte d’arredo Grafismi, nate dall’incontro di Giulio Cappellini e Gabriella Fusillo, fondatrice di Or.nami che le produce. Ricercatezza dei materiali con lavorazioni del passato per un design contemporaneo negli arredi Porro: dalla riedizione del tavolo Materic con base in acciaio e piano in frassino alla poltroncina Romby, virtuosismo di ebanisteria, a Mikado, rivisitazione della madia, composta da listelli di legno, che può essere utilizzata come divisorio. Morbidezza e confort sono i punti forti della poltrona Larzia e del divano Maryl di Trussardi Casa. A questi si aggiungono, sempre progettati da Carlo Colombo, la poltrona SIT 414 con telaio in acciaio, seduta in tessuto o in pelle, e i tavolini Monny rivestiti in pelle con piano in marmo di Carrara. Pop e mitologia, cari alla maison Versace Home, rivivono nella Pop Medusa Chair in polietilene con decoro di medusa sullo schienale e nello stampato della Bag Occasional Chair, la poltrona-sacco con palline di polistirolo. La mitica MiniPipistrello di Gae Aulenti dal 2018 è in versione portatile, cordless, con batteria ricaricabile. Prodotta da Martinelli Luce, come L’amica, snodata e duttile, Biconica POL, un unico elemento di polietilene da interni ed esterni, ed Elica con il braccio ruotante. Geberit, leader nel settore dei prodotti sanitari, presenta il vaso bidet AquaClean Sela con il modulo sanitario Monolith e AquaClean Mera con la tecnologica placca di comando Sigma50. Icone Luce, anche a Supercampus, per meglio raccontare l’evoluzione del linguaggio progettuale, propone ancora Arbor, Giuup dal design rétro, la minimale Lua da parete, da tavolo e a sospensione, e Vera a parete. La valigia diventa oggetto di design e non solo per l’accuratezza dei dettagli, la lavorazione made in Italy, i materiali. Baulificio Italiano Sorelle Roncato di Milano propone, infatti, accanto al trolley, sempre più leggero e funzionale, anche il Baulebar o il Baule Scrittoio, che sarebbero piaciuti ai grandi viaggiatori del passato. Perfetto mix di confort ed estetica la famiglia Archibald di Poltrona Frau, design Jean-Marie Massaud del 2009, si arricchisce del modello Gran Comfort con rivestimento sfoderabile, della Dining Chair con le quattro gambe in legno massello e dello sgabello Stool, del 2021, con base in legno e stelo in metallo. Il design Cesana della cabina doccia Highlife trae ispirazione dall'architettura d'avanguardia, per un attento studio degli spazi senza rinunciare alla funzionalità.  I vasi Venere, creati da Studiox per Gobbetto, valorizzano pienamente le caratteristiche del materiale proponendo due coppie di oggetti in cui la resina Poliepo, rigida e resistente, sembra farsi morbida e fluttuosa. Una palestra per 25 esercizi che sta in meno di due metri quadri. E’ Technogym Unica, panca multifunzionale in materiali pregiati, con un sistema di partenza che ne permette l’utilizzo sicuro a qualsiasi utente e l’accesso a un virtual trainer attraverso una web app. In una panoramica dei progettisti degli ultimi vent’anni non poteva mancare la presenza dell’Istituto Marangoni Milano • The School of Design che così tanti ne ha formati. Ecco allora l’installazione di Matteo Agati, designer e Alumnus di Istituto Marangoni. L’opera è una struttura esagonale con all’interno sei carte da parati disegnate dagli studenti e video su differenti monitor e l’esterno specchiato per simboleggiare l’apertura verso il mondo del design e dell’industria. ABCarbon segna l’incontro dell’innovazione tessile con il design. Questo tessuto, nella mostra, riveste la S-Chair di Tom Dixon per Cappellini. Frutto di sette anni di ricerca ABTechLab, è al 100% in fibra di carbonio, quindi resistente, leggero, ignifugo, termoregolatore, antibatterico. Ed essendo la fibra naturale, riciclabile. Anche Vanity Fair è presente. Non è una rivista di arredamento e nemmeno di design, ma come ha scritto il direttore Simone Marchetti, è diventato un network, una piattaforma, un sistema di connessioni, che aggrega e aggiorna, riflette e illustra i cambiamenti della contemporaneità e a volte addirittura li anticipa.

 

 

CULT&MUST

a cura di Giulio Cappellini